
Lo scoutismo
“Più che mai ho adesso la sensazione che per mezzo dello spirito di fratellanza degli scout, estesosi in
tutto il mondo, potremo fare un primo passo verso una pace internazionale riportando un concreto
risultato. Tale pace non può ottenersi con leggi, ma solo essere fondata su un reciproco sentimento di fratellanza tra popoli.

Il movimento
“Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato.”
“Non accontentarti di stare sulla difensiva e di schivare il peggio, ma va incontro agli ostacoli, deciso a superarli e a trarne vantaggio in qualche modo.”

La comunità
“Quando sembra tutto cancellato, allora parti per l’avventura: apriti la strada con coraggio. Quando ti sembrano cancellati l’entusiasmo, la speranza, l’amore, questi tre sentimenti meravigliosi, allora parti per l’avventura con coraggio. L’avventura della vita. Questa vita, oggi, qui, con questi pesi. Questa materia con cui si costruisce il miracolo di una cattedrale di gioia.”
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Il tripode: le tre "C"
Cuore
Nella cultura biblica il cuore non è un muscolo e neanche il luogo metaforico dell’innamoramento. Il cuore è la coscienza (secondo gli antichi “cordis-scientia), è il centro della persona, il luogo della libertà e dell’intimità, dove tutte le nostre facoltà si unificano nella libertà di scegliere. Coltivare il cuore vuol dire non essere massa, vuol dire essere persona. Avere gli occhi del cuore vuol dire prendere la Parola di Dio come Parola che illumina i miei passi. Scoprire il cuore vuol dire scoprire la legge della libertà e fare scelte sempre ispirate ad una coscienza matura e consapevole.
Creato
Lo scout ama la natura, vive nel Creato, lo custodisce. Dobbiamo imparare meglio a scoprire il Creato e a servirlo. Tra i tanti servizi educativi non dimentichiamo quello di lavorare nei parchi, manutenerli, favorirne una fruizione libera e consapevole. Dobbiamo difendere l’equilibro ecologico del pianeta, evitare che l’uomo si condanni ad un futuro grigio.
Dobbiamo ricostruire anche l’equilibrio ecologico della nostra vita seguendo con rigore 4 regole: rispettare i bioritmi (notte-giorno, sonno-veglia), fare movimento fisico quotidiano (il peso è la cartina al tornasole), curare l’alimentazione e fare a meno dei veleni (fumo, superalcolici).
Facendo cammino nel Creato ritroviamo noi stessi, l’intimità con la natura, la capacità di gioire. Dobbiamo essere custodi e non predatori del creato, amare il nostro corpo, accogliere il limite della nostra vita (la morte), rispettare la vita dal suo primo seme.
Città
La scelta del servizio, l’educazione alla politica, l’impegno politico, la coscienza planetaria sono coessenziali al cammino educativo dell’adulto scout. Questo cammino educativo si fonda sullo spirito di servizio e si concretizza nello svolgimento di un servizio personale e comunitario. Il primo servizio dell’adulto scout, che non può essere sacrificato ad alte modalità di servizio, è fare bene il genitore e il marito/moglie.
Abbandonare il coniuge o i figli per dedicarsi al servizio può essere una fuga dalle proprie responsabilità. La vita familiare non può essere chiusa in sé. La famiglia scout è aperta al mondo. La politica è una delle più impegnative forme di servizio. Nessun A.S. può pensare che la politica è comunque e sempre una cosa sporca. Ci sono almeno 3 dimensione in cui la politica ci appare: la dimensione del potere, la dimensione della demagogia ideologica, la dimensione del servizio disinteressato.
Anche nel caso del “Fare strada nella Città” dobbiamo avere ben presenti le due dimensioni, tipiche del nostro metodo, dello SCOPRIRE e del SERVIRE la Città.Dobbiamo ricostruire anche l’equilibrio ecologico della nostra vita seguendo con rigore 4 regole: rispettare i bioritmi (notte-giorno, sonno-veglia), fare movimento fisico quotidiano (il peso è la cartina al tornasole), curare l’alimentazione e fare a meno dei veleni (fumo, superalcolici).
Facendo cammino nel Creato ritroviamo noi stessi, l’intimità con la natura, la capacità di gioire. Dobbiamo essere custodi e non predatori del creato, amare il nostro corpo, accogliere il limite della nostra vita (la morte), rispettare la vita dal suo primo seme.
Fare anche strada
Nella chiesa
Come Movimento aderiamo ai valori della Chiesa di Roma e di esserne testimoni,
La scelta cristiana è assunta sia personalmente che in comunità e vissuta nella Chiesa Cattolica.
I passi del Vangelo descrivono al meglio lo scoutismo e va letto come Amore di Dio verso l’uomo, ma il passo dei discepoli di Emmaus il camminare insieme (Lc 24,13-35) forse ci rappresenta di più.
Ci chiediamo perché un laico, dovrebbe accostarsi allo scoutismo e una risposta potrebbe essere che può scoprire il suo essere Chiesa.
“Andate a tutto il mondo e annunciate il Vangelo” (Mc 16,15).
Noi cerchiamo di ottemperare rispondendo con le parole di Papa Francesco “Voi fate i ponti,
per favore!”, ha chiesto Bergoglio, aggiungendo:
“Associazioni e Movimenti come il vostro sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori.
Sono certo che il Masci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società”.
Nel servire
Servire è la caratteristica dello spirito scout; cioè dell’“esplorare”, che è anche “osservare”, “ascoltare” la voce che fa appello alla mia disponibilità.
Dopo il suo primo camposcout, B.-P. enucleò quella sua esperienza col motto sempre pronti a servire; invece di scrivere un manuale sui valori scout, preferì tracciarne la strada, invitando a portare l’attenzione sul lato positivo delle cose.
Anche quando uno scout impara a “servirsi” da se stesso, in pratica non fa altro che rendere un servizio agli altri, rendendoli più liberi.
È per servire che impara ad accendere il fuoco, a montare la tenda, a rammendare, ad affrontare gli imprevisti, a creare gioco per momenti lieti.
L’apprendistato del giovane, al servizio, prepara alle attese del domani, quando diventato Masci, sarà ormai allenato alle strade in salita, di un servizio impegnativo, nella famiglia, nella città, nella chiesa, dentro una società dai valori capovolti, del successo comunque, dall’usa e getta e del non senso.
Nell'impegno politico e civile
Come cittadini attivi valorizziamo le dimensioni e le forme tradizionali della politica, tra le quali le elezioni, la partecipazione “codificata”, l’apporto alla vita di partiti e sindacati, senza tuttavia trascurare forme più articolate di impegno politico: le espressioni di democrazia diretta, l’azione di pressione di gruppi e associazioni su alcuni temi, nuove modalità di denuncia, di testimonianza e di protesta, l’impegno sociale volontario. Consapevoli del valore della legge come espressione, in una società democratica, del volere della maggioranza ne promuoviamo il rispetto e l’attuazione, cercando se del caso di cambiarla con mezzi democratici: in taluni casi tuttavia si può manifestare uno scarto tra la legge e l’emergere di valori i quali dopo un’attenta maturazione personale e comunitaria, possono anche richiedere forme emblematiche di obiezione o di disobbedienza civile. Tali forme sono praticate non nell’intento di “chiamarsi fuori” egoisticamente da doveri democraticamente stabiliti bensì nello sforzo di suscitare un’importante e seria maturazione di nuove esigenze da parte dell’intera società. Intendiamo quindi promuovere un’adesione e un attaccamento critico alle istituzioni, in particolare allo Stato e agli enti locali nelle loro varie ramificazioni e, nell’intento di valorizzarne la funzione, come “cosa comune”, al di là degli interessi, politici e non, di parte. Ciò può anche comportare la promozione di azioni collettive per cambiare democraticamente le leggi, le disposizioni, i comportamenti delle istituzioni.
Il M.A.S.C.I. contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda Europea 2030

